La fonte primaria dell'iconografia dell’Annunciazione non potevano che essere i vangeli canonici, in particolare quelli di Matteo e di Luca, anche se alcune tracce, dicono gli studiosi dei vangeli apocrifi, affondino le loro fonti nel Vangelo armeno che ebbe una grande influenza sull’iconografia bizantina.
Tra le prime rappresentazioni di Annunciazione dell’arte cristiana si trovano quelle affrescate nelle catacombe di Roma. La più antica sulla volta di un cubicolo della catacomba di Priscilla, databile alla prima metà del III secolo.
Distinguiamo una Maria, senza velo, che indossa tunica e ascolta, seduta su uno scranno, un uomo che le sta davanti, sulla destra.
A partire dal IV e V secolo, l’Annunciazione viene inserita in cicli di scene epifaniche relative alla prima manifestazione agli uomini di Cristo, spesso sottolineato dalla presenza di una tenda, che funge da sipario per la teatralità della rivelazione.
Maria acquista nei secoli una regalità di ispirazione chiaramente imperiale. La regalità di Maria è dovuta naturalmente alla regalità del Cristo, raffigurato sempre più come Cristo glorioso, che giudicherà l’umanità alla fine dei tempi. Il sedile della Vergine, che spesso poggia i piedi su un gradino, si veste di un cuscino imperiale e diventa addirittura un trono.
Nel V secolo, nel già citato mosaico di Santa Maria Maggiore, compare per la prima volta in un'Annunciazione la figura della colomba in volo, come simbolo dello Spirito Santo.
Nel VI secolo, si assiste ad un’inversione nelle posizioni reciproche di Maria e dell’angelo. Maria inizia a comparire sulla destra della scena, rappresentata in piedi, nell’atto di parlare.
Immagine che tende a sottolineare non solo la nobiltà, ma anche la saggezza della Vergine, che, riconoscendo immediatamente la natura del messaggero, si alza in segno di rispetto e, ascoltato l’annuncio, è in grado di rispondere al suo interlocutore. Questa ultima rappresentazione continuerà la sua evoluzione fino a iconografie più moderne, dove la Madonna, dalle sembianze più umane, incarnerà la madre del Dio fattosi uomo.
09/12/2020
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