Con il Leone d'Oro a Pedro Almodóvar per La stanza accanto, Venezia 81 chiude in grande stile, celebrando un'edizione che ha riportato sul Lido una folta presenza di star e ha affrontato temi cruciali per il cinema e la società. La cerimonia di chiusura ha visto protagonista il celebre regista spagnolo, la cui opera, la prima in lingua inglese, ha commosso il pubblico e la giuria, presieduta da Isabelle Huppert, che ha assegnato il premio all'unanimità. Il film esplora il delicato tema del fine vita, raccontando la storia di una donna accompagnata nell'ultimo tratto della sua esistenza dalla sua migliore amica.
Almodóvar, visibilmente emozionato, ha ringraziato le attrici Julianne Moore e Tilda Swinton per aver dato vita a un "miracolo" quotidiano sul set, e ha lanciato un appello ai governi affinché garantiscano alle persone la libertà di scegliere con dignità il proprio momento finale. Un messaggio forte, che ha trovato eco nei discorsi degli altri premiati, spesso incentrati su tematiche sociali e politiche.
L'Italia ha lasciato il segno con Maura Delpero, che ha conquistato il Leone d'Argento - Gran Premio della Giuria con Vermiglio, un'opera girata con attori non professionisti e recitata in dialetto. Delpero ha sottolineato l'importanza del sostegno pubblico al cinema indipendente, senza il quale il suo film avrebbe dovuto rinunciare alla sua autenticità. Ha anche colto l'occasione per affrontare il tema della conciliazione tra lavoro e famiglia, esprimendo l'auspicio che la società non lasci sole le donne.
Un altro momento significativo è stato il premio al miglior restauro, assegnato a Nanni Moretti per Ecce Bombo. Moretti, nel ritirare il riconoscimento, ha lanciato un monito sulla nuova legge sul cinema, esortando i colleghi a reagire.
La serata è stata caratterizzata anche da momenti toccanti e inaspettati. Nicole Kidman, premiata con la Coppa Volpi per la sua interpretazione in *Babygirl*, ha dovuto lasciare il Lido per la tragica notizia della morte della madre. Vincent Lindon, invece, ha ricevuto la Coppa Volpi per *Noi e loro*, esprimendo profonda gratitudine verso Isabelle Huppert, mentre il giovane Francesco Gheghi ha emozionato tutti con il suo discorso da miglior attore nella sezione Orizzonti per il film *Familia*.
Tra le sorprese dell'edizione, la regista Sarah Friedland, che con la sua opera prima *Familiar Touch* ha conquistato ben tre premi, e Scandar Copti, regista di *Happy Holidays*, che ha espresso solidarietà al popolo palestinese, unendosi a Friedland in un messaggio di vicinanza e impegno sociale.
Venezia 81 si conclude così, con un mix di emozioni, politica e impegno sociale, dando appuntamento al 2025 per la prossima edizione. Come ha ricordato il presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco, citando Orazio: "Caelum, non animum mutant qui trans mare currunt" - una riflessione che risuona come un augurio per il futuro del cinema e per il nuovo ministro della cultura Alessandro Giuli, presente in sala.
09/09/2024
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