Il 19 aprile segna un anniversario speciale per Bologna: l'Archivio di Stato, custode di inestimabili tesori storici e culturali, compie 150 anni di vita. Per celebrare questo importante traguardo, l'istituzione ha deciso di aprirsi alla città con una serie di iniziative che promettono di far rivivere il passato e di proiettarlo verso il futuro.
Tra le numerose iniziative previste, spicca l'apertura del Chiostro dei Celestini, che dopo un attento restauro, sarà finalmente accessibile a tutti i cittadini. Candida Carrimo, direttrice dell'Archivio di Stato di Bologna, sottolinea l'importanza di questo passo, dichiarando: "Non vogliamo fare celebrazioni amarcord, ma dare una svolta nuova all'Archivio di Stato di Bologna."
L'obiettivo è quello di offrire ai cittadini uno spazio prima non accessibile, un luogo dove poter passeggiare liberamente tra le pagine della storia o immergersi nella lettura di un libro. Questo nuovo approccio mira a coinvolgere un pubblico più vasto e variegato, rendendo i documenti dell'Archivio accessibili anche a chi non ne è esperto.
Tra gli eventi in programma, vi sono incontri dedicati a figure di rilievo come Giuseppe Massarenti e mostre fotografiche che narrano la vita dell'Archivio di Stato attraverso gli scatti di Michele Lapini. Ma le iniziative non si fermano qui: spettacoli teatrali, rassegne cinematografiche e perfino una web series renderanno l'Archivio di Stato di Bologna un luogo dinamico e vivace, capace di attrarre persone di ogni età e interesse.
Antonio Tarasco, direttore generale degli Archivi del Ministero della Cultura, sottolinea l'importanza della digitalizzazione e della consultabilità remota dei documenti, rendendo così accessibile il patrimonio culturale anche a chi non può recarsi fisicamente negli Archivi.
La delegata del sindaco per la Cultura, Elena Di Gioia, descrive l'Archivio di Stato come un "grande romanzo popolare della città di Bologna", un luogo ricco di storie e biografie che possono essere valorizzate attraverso l'utilizzo dei nuovi linguaggi artistici, come il teatro e la fotografia.
Il culmine delle celebrazioni avverrà a settembre e ottobre, quando il Chiostro dei Celestini ospiterà una mostra immersiva dedicata al Liber Paradisus, documento prezioso candidato a patrimonio UNESCO.
In conclusione, l'Archivio di Stato di Bologna non è solo un luogo di conservazione, ma un vivace centro culturale che continua a raccontare e reinterpretare la storia della città attraverso molteplici linguaggi artistici, aprendosi così a un pubblico sempre più ampio e diversificato.
19/04/2024
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