Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

SGARBI SI DIMETTE DA SOTTOSEGRETARIO

Immagine dell'articolo

Sul palcoscenico della politica culturale italiana, uno degli attori più discussi ha annunciato un inaspettato colpo di scena. Vittorio Sgarbi, noto critico d'arte e personaggio televisivo, ha rassegnato le dimissioni dal ruolo di sottosegretario del Ministero della Cultura "con effetto immediato". L'annuncio è stato fatto durante l'evento milanese "La Ripartenza", organizzato da Nicola Porro, e ha lasciato il pubblico e i giornalisti attoniti.

Sgarbi ha citato una lettera dell'Antitrust come motivo principale della sua decisione. In questa lettera, si fa riferimento alla partecipazione dell'ex sottosegretario a un evento organizzato da Porro, suscitando una serie di questionamenti e polemiche. "L'Antitrust ha mandato una molto complessa e confusa lettera, dicendo che aveva accolto due lettere anonime, che il ministro della Cultura ha inviato all'Antitrust, in cui c'era scritto che io non posso fare una conferenza da Porro", ha dichiarato Sgarbi.

Il critico d'arte ha sottolineato di aver meditato a lungo sulla sua decisione e ha annunciato: "Adesso sono solo Sgarbi, non sono più sottosegretario". Ha specificato di aver preso questa decisione "per voi", rivolgendosi ai giornalisti presenti, lasciando intendere un dissenso nei confronti di un presunto ostacolo posto dalla politica alla sua libertà di espressione artistica.

Sgarbi ha anche affrontato le polemiche legate alle sue reazioni agli articoli di inchiesta pubblicati da Report e Il Fatto Quotidiano. "Non mi devo scusare con nessuno, ho espresso le mie imprecazioni come fa chiunque", ha dichiarato, sottolineando la sua posizione di difensore della libertà di espressione artistica e di critica aperta nei confronti di chiunque, compresi i giornalisti.

Questo colpo di scena ha scosso il panorama artistico e politico italiano, aggiungendo una nuova dimensione al dibattito sulla libertà di espressione e sulla relazione tra il mondo dell'arte e la sfera politica. Mentre Sgarbi abbandona la scena politica, il suo impatto e le sue parole continuano a risuonare, alimentando il dibattito sulla giusta misura della critica nell'ambito culturale e sul ruolo dei personaggi pubblici nel contesto artistico contemporaneo.

03/02/2024

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

22 NOV 2024

VIOLENZA DI GENERE, MIC ADERISCE A CAMPAGNA UN WOMEN

Musei illuminati il 25/11

22 NOV 2024

"EMOZIONI" di Paul McGregor: un viaggio poetico nell'anima umana

"EMOZIONI" di Paul McGregor: un viaggio poetico nell'anima umana

21 NOV 2024

ROMA ARTE IN NUVOLA

La Capitale celebra il moderno e il contemporaneo

18 NOV 2024

TUTTI PAZZI PER I BEATLES

arriva su Disney+ il documentario inedito sulla tournée del 1964

18 NOV 2024

SCOPERTI AFFRESCHI INEDITI DEL SEICENTO A VILLA FARNESINA

Un tesoro celato tra le volte

17 NOV 2024

IL CROSSCURRENTS TRIO AL ROMA JAZZ FESTIVAL

Tre giganti del jazz per una serata imperdibile