Sono passati sette lunghi anni ma la sua memoria resta e resterà per sempre intatta. Pino Daniele rappresenta un genio, un grande artista musicale che ha saputo dare, con il suo innovativo sound, una nuova idea di musica italiana e soprattutto napoletana. Autore sopraffino e artista dai mille volti ha dato vita a brani indelebili che ogni giorno rinascono nel cuore di chi li ha amati e chi li amerà in futuro. Il suo essere così straordinariamente non ordinario, non partitico e non sanremese lo ha reso ancora più grande, con un ricordo meraviglioso legato al suo grande amico Troisi e alla loro collaborazione artistica per la colonna sonora del film " Pensavo fosse amore invece era un calesse", per il quale film Pino Daniele dava vita ad uno dei suoi capolavori, il brano "Quando" che oggi più che mai può e deve essere inserito tra i brani più belli della musica leggera italiana ed a mio modesto avviso, della musica di questo secolo. Pino Daniele lascia un'enorme eredità in termini di canzoni ma il vuoto artistico dietro di sè, quel vuoto che oggi è rappresentato da una musica che continua la sua lenta decadenza artistica sempre più lontana dagli strumenti classici, che lui stesso amava, per dar spazio alle campionature ed alle musiche sempre più commerciali. Impossibile ed ingiusto illudersi, un nuovo Pino Daniele non sarà facile da ritrovare nel nostro panorama artistico, non forse per mancanza di talenti ma soprattutto per una musica che soffre il rapido cambio di mode a discapito della qualità. Non ci resta che vivere quegli anni passati e continuare ad ascoltare i suoi immensi capolavori.,
05/01/2022
di Editoriale Direttore
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