Una produzione per Ert con Schauspielhaus Zürich, Nanterre-Amandiers, Bergen International Festival, Théâtre Vidy-Lausanne, International Sommer Festival Kampnagel Hamburg,
Due artisti legati da visioni multidisciplinari, Roth e Marthaler, con il secondo "erede2 del primo, quando, alla fine degli anni ’80, Roth affidò uno dei suoi lavori letterari ad un giovane musicista svizzero, Christoph Marthaler appunto. Si trattava di un libro realizzato in formato verticale, intitolato “Das Weinen. Das Wähnen (Tränenmeer 4)” (Weeping. Imagining [Sea of tears 4]). Da quel momento in poi, fu lui l'erede del libro di Roth per portarlo da Zurigo a Basilea, da Basilea a Parigi, da Parigi ad Amburgo.
All'Arena del Sole di Bologna, in prima nazionale , Marthaler si avvicina a quella che è una raccolta di quadri "acrobatici" mettendo in scena una farmacia spettrale, asettica e neutra dove cinque attrici e un uomo/manichino trasformano questo modello in abilità linguistiche virtuose, dove i testi di Roth rivelano la loro qualità polisemantica, quella di essere nello stesso tempo concreti e astratti, non ambigui e ambigui, semplici e complessi.
Marthaler accoglie e fa suo un testo dialogico e contraddittorio, a volte completamente privo di significato, sviluppandolo con precisione linguistica, fino all'incipit musicale.
Qui il principio del design musicale diventa ancora una volta chiaro, come è essenziale per le produzioni Marthaler, con una transizione graduale dal testo parlato a quello cantato, dove una sorta di leitmotiv, è il Requiem, la messa funebre, di Mozart con l'aria operistica l'aria operistica “Lacrimosa” e con un " Crying in the rain" che spazza via un giorno apparentemente inutile, come inutili sono tutte queste comfezioni di medicinali da gettare, alla fine.
02/11/2021
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