Fra le tradizioni natalizie più diffuse al mondo, c’è quella dell’albero di Natale; addobbato con palline, luci, festoni, dolciumi e ghirlande.
Le origini dell’albero di Natale sono pagane, affonda le sue radici nella cultura celtica. Per i druidi, gli antichi sacerdoti dei Celti, l’abete era considerato simbolo di lunga vita, dal momento che rimaneva sempre verde anche d’inverno.
Con l’avvicinarsi dell’inverno, gli abeti venivano dunque tagliati e addobbati con nastri, fiaccole, piccole campane e animaletti votivi, per propiziarsi il favore degli spiriti, ricordando la fertilità che la primavera avrebbe ridato loro.
Con la nascita del Cristianesimo l’uso dell’albero di Natale si affermò anche nelle famiglie che festeggiavano la nascita di Cristo,riprendendo la scena biblica dell’Eden, diventando anche l’albero intorno al quale l’umanità si ritrova per ricevere il perdono.
Sembra che l’albero di Natale sia nato a Tallinn, in Estonia nel 1441, quando fu eretto un grande abete nella piazza del Municipio, attorno al quale giovani scapoli, uomini e donne, ballavano insieme alla ricerca dell’anima gemella. L’usanza fu poi ripresa in Germania, dove nel 1570 si racconta di un albero decorato a Brema con mele, noci, datteri e fiori di carte. Si racconta anche che a Riga in Lettonia vi fosse una tradizione natalizia di raccogliersi intorno ad un abete agghindato, almeno da quanto riporta una targa che si trova in questa città, scritta in otto lingue per commemorare l’evento del 1510.
27/12/2020
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