L'arte Mariana, insieme a i più famosi crocifissi, ha sempre captato gli sguardi benevoli dei fedeli in cerca della Divina Provvidenza ed in questo momento storico ancora di più veniamo coinvolti nella preghiera, che per fede per alcuni o suggestione per altri, dovrebbe condurci fuori dalla pandemia.
Iniziato da qualche giorno l'Avvento per la Chiesa Cattolica, un periodo durante il quale i credenti si predispongono spiritualmente ad accogliere il figlio di Dio sulla terra, ci troviamo a celebrare per prima Maria: “il grembo che accolse il Dio fatto uomo”.
L'8 Dicembre infatti diventa la festa della purezza di quella donna che si distinse dalle altre, nell'arte sempre rappresentata con i piedi a schiacciare il serpente e coronata di stelle, immagine evocativa della Vergine narrata nell'Apocalisse di Giovanni.
Istituita dalla Bolla Papale di Pio IX “Ineffabilis Deus”, questa festa mariana è diventata un'occasione di rituali religiosi diffusi nel mondo, dei quali il più famoso si svolge nella Città Eterna, ai piedi della colonna dell'Immacolata sita in Piazza Mignanelli. Eretta, su una colonna di marmo cipollino, proprio per volere dello stesso Pio IX, a pochi passi dalla scalinata di Trinità dei Monti, rappresentata in un meraviglioso corpo bronzeo, opera di Giuseppe Obici.
Luogo nel quale, dall'8 Dicembre 1953, Pio XII, dopo aver dato inizio ad un Anno Mariano, davanti l'altare della Salus Popoli Romani nella chiesa di Santa Maria Maggiore, si svolge ogni anno un rito corale di preghiera insieme al Pontefice che vi depone una corona di fiori.
Ma quest'anno rischiamo di vedere una celebrazione solitaria, carica di quel silenzio spirituale che tocca anima e cuore, come quella che rimarrà per sempre nei cuori dei fedeli che, lo scorso marzo, guardavano Papà Francesco solo davanti il Crocifisso in una Piazza San Pietro vuota.
07/12/2020
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