Tanta roba al Maxxi in occasine della Giornata internazionale della donna. Le mani in preghiera di Shirin Neshat, l’installazione interattiva di Yoko Ono, il mandala un po’ sacro e un po’ pop di Kimsooja, le fotografie-performance di Elisabetta Catalano, la fontana che crea comunità di Margherita Moscardini, tanto per iniziare.
Numerose le artiste le cui opere sono esposte nella mostra della materia spirituale dell’arte, la collettiva che eplora un’esigenza universale come quella della spiritualità, ora più forte che mai: si entra in mostra attraverso la grande tenda rossa con la scritta Tutto di Matilde Cassani, metafora di una soglia da varcare; migliaia di francobolli provenienti da tutto il mondo riproducono il pavimento musivo della Basilica di San Marco nelll’installazione Greetings from Venice di Elisabetta Di Maggio, invito all’apertura e all’accoglienza, come pure le mani in preghiera che lentamente si aprono e si offrono, con impressi versi di antiche poesie persiane, della serie fotografica Offerings di Shirin Neshat. ima opera Nilus di Michal Rovner.
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