La disputa tra la Gran Bretagna e la Grecia sui tesori del Partenone, che sono esposti al British Museum di Londra, dura ormai dal 1832, anno in cui venne creata la Prima Repubblica Ellenica.
Nonostante la Grecia affermi che i preziosi fregi, risalenti a 2500 anni fa, appartengano ad Atene, il British Museum ribadisce che vennero regolarmente acquisiti dal diplomatico britannico Thomas Bruce, settimo conte di Elgin, più di duecento anni fa, quando l’antica terra, era ancora sottomessa dall’Impero ottomano.
Nonostante il Regno Unito e il British Museum si siano sempre opposti al trasferimento dei marmi che adornavano il tempio sull’Acropoli, potrebbe arrivare una svolta. Il premier Kyriakos Mitsotakis, che in settimana dovrebbe incontrare il britannico Boris Johnson, pur di veder tornare le sculture che Fidia realizzò nel V secolo A.C. su commissione di Pericle, a risplendere nella propria terra, vorrebbe proporre uno scambio: prestare altri tesori al posto di quelli “rubati” dal Lord di Elgin.
Anche se da sempre si parla di una regolare operazione, autorizzata dagli ottomani, negli archivi storici non è mai stato ritrovato nessun documento.
15/11/2021
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