Marco Simeoli, sul palco del Sala Umberto, protagonista di un inedito.
Un racconto unico, una storia, quella di “Manca solo Mozart”, che racconta la storia di coloro che hanno dato vita a “Musica Simeoli”, il negozio di famiglia fulcro delle attività musicali di tutta la città.
La storia vera, a lui molto vicina, consegnata nelle mani di Antonio Grosso. Un racconto che attraversa le vite di quanti quella bottega formatica l'hanno conosciuta e visitata, da Matilde Serao ad un Riccardo Muti ancora studente del conservatorio, per arrivare a Roberto Murolo, Renato Carosone, Enzo Avitabile e Pino Daniele.
Dalla Bella Époque agli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, dalla rinascita e al boom economico degli anni Sessanta.
“Non sono un figlio d’arte - ha raccontato l'attore - o meglio, forse si. Ma di una delle arti: la musica. Per le mie origini legate a questo negozio, il più importante a Napoli dagli anni Venti ad oggi. Sito proprio difronte al glorioso conservatorio San Pietro a Majella questo luogo di cultura e fermento musicale ha fatto la storia, e visto la storia passargli davanti. Tutti i più grandi artisti sono entrati lì.. tutti, o quasi, Manca solo Mozart”.
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