Sabato 21 agosto, alle ore 19, lo spazio Cappella Marchi della chiesa barocca della Madonna del Carmine di Seravezza aprirà le porte alla mostra di Matteo Ciardini "Al di là del mare è il cielo".
Si tratta del quarto appuntamento nel nuovo project space Cappella Marchi gestito da Alkedo aps, quarta espressione di dialogo tra arte e contemporaneità.
Dopo l'esposizione alle Scuderie del 2019, Ciardini torna a Seravezza con la sua pittura intima che prende vita da diverse tonalità di luce.
Pensieri celati si nascondonoe si svelano dietro il suo sguardo del mondo.
In “Al di là del mare è il cielo” Ciardini torna a parlare delle marine, che hanno caratterizzato il suo percorso artistico.
"in queste opere sono rappresentati anche oggetti trovati durante un ipotetico viaggio terreno, come fossero ai margini di una strada: lucertole e cavallette sono protagonisti narranti del suo percorso, come strumenti di un rito che ci riportano all’asprezza della vita vissuta. Gli elementi della natura rispecchiano lo stato profondo di passione e di sensi, di felicità e di tormento; in questo rapporto Ciardini include tutto ciò che trova sul suo cammino e si rivela a chi ama il tempo umano e lento del mondo naturale. È questa emozione prodotta dalla realtà, questa stratificazione di memorie, di sensazioni, questo sentimento del tempo che l’artista cerca di imprimere nella materia, di strutturare in strati pittorici che formano paesaggi, figure, vegetazione, mare, cielo… Al di là del mare è il cielo è andare oltre quel punto di congiunzione che non esiste, quel limite immaginario che esiste solo nella rappresentazione dell’immagine che è l’orizzonte. L'orizzonte è effettivamente, una figura illimite, momentanea, apparente: è illimite in quanto composta da una linea formata dall'insieme dei punti in cui, rispetto all'osservatore, il cielo e la terra sembrano congiungersi". Queste le parole del curatore della mostra, Lorenzo Belli.
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