Le parole della popstar durante la deposizione in tribunale contro la tutela del padre sono state disperate, forti e liberatorie.
Nell'udienza in formato virtuale nella Stanley Mosk Courthouse di Los Angeles ha detto di averne abbastanza della tutela legale che assoggetta ogni sua azione alla tutela del padre Jamie e vuol far causa alla sua famiglia.
"Rivoglio la mia vita". Dopo 13 anni Britney Spears torna a farsi sentire non dal palco di uno dei suoi concerti ma dall'aula del tribunale di Los Angeles. Ed è pronta a fare causa contro la sua famiglia perché "sono traumatizzata, non sono felice, non posso dormire, sono arrabbiata", si è sfogata davati alla giudice della Superior Court di Los Angeles Brenda Penny.
La pop star americana, che quest'anno compie 40 anni, ha rotto un silenzio lungo 13 anni per dire basta alla tutela legale sulle sue azioni e sulla gestione delle sue finanze affidata al padre Jamie Spears dopo il grave crollo nervoso che aveva avuto nel 2008.
Da allora Britney è vincolata in ogni sua scelta dalla famiglia, il padre ha la "conservatorship" nei suoi confronti, vale a dire la tutela su una persona con disturbi mentali, ma ora chiede di finirla con le perizie psichiatriche e rivuole la sua autonomia, la gestione dei suoi soldi e tornare a sentirsi libera.
Proprio #FreeBretney è lo slogan che promuovono da anni migliaia di suoi fan fino a essere diventato un movimento globale a cui hanno aderito anche star come Cher e Miley Cyrus e che ha portato a organizzare decine di manifestazioni a sostegno della pop star in tutto il mondo.
Proprio #FreeBretney è lo slogan che promuovono da anni migliaia di suoi fan fino a essere diventato un movimento globale a cui hanno aderito anche star come Cher e Miley Cyrus e che ha portato a organizzare decine di manifestazioni a sostegno della pop star in tutto il mondo
29/06/2021
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