Il ‘Labirinto Masone’, il parco naturale situato in provincia di Parma, dopo la chiusura imposta dalla pandemia, ha riaperto le porte, proponendo importanti innovazioni. La struttura, che ospita numerosi spazi culturali, è stata realizzata mediante tantissime specie di canne di bambù e copre oltre settemila ettari.
Per inaugurare la ripartenza, è stata ideata la mostra espositiva: ‘Labirinti, storia di un segno’, fortemente voluta dall’editore Franco Maria Ricci, che purtroppo non è riuscito a vederne il compimento, essendo scomparso a settembre a causa del Covid. L’esposizione, grazie a nuovi allestimenti multimediali, farà immergere i visitatori in un percorso caratterizzato da pensieri e parole, che li porterà alla scoperta di quello che è considerato il segno universale più antico al mondo.
Durante il percorso, che si snoda attraverso quattro sale differenti, gli ospiti potranno ascoltare la voce e le parole di Umberto Eco che li guiderà attraverso un labirinto caratterizzato da pareti riflettenti, per proseguire con opere d’arte risalenti sia al rinascimento, che più recenti e multimediali, le quali descrivono lo sviluppo storico dei labirinti, per poi arrivare a concludere il percorso, “tra scenari affascinanti e simbolici che rappresentano una vera e propria indagine emotiva”.
La mostra, inserita nel programma delle attività di Parma 2020+21 Capitale Italiana della Cultura, sarà aperta fino al 26 settembre 2021.
26/05/2021
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