La notizia del ritrovamento di un Ecce Homo a Madrid, che potrebbe essere del Caravaggio, ha creato molto fermento nel mondo dell’arte. L’opera, realizzata nel 1606 per il cardinale Massimo Massimi, se ne conosceva l’esistenza in quanto, dopo esser passata tra le mani di diversi proprietari, venne catalogata in un inventario realizzato da Giovanni Valdina, ma dal 1676 se ne persero le tracce. Per anni, l’Ecce Homo in questione è stato attribuito a José de Ribera, soprannominato ‘Lo Spagnoletto’. Invece in questi giorni, in occasione di una vendita eccezionale di centinaia di opere destinate all’asta, il dipinto è stato notato da alcuni esperti che hanno subito colto delle analogie con la cifra stilistica di Michelangelo Merisi. Il quadro, catalogato con il numero 229, misura 111 x 86 cm e la base d’asta sarebbe partita da 1.500 euro. Naturalmente la casa d’Aste Ansorena, alla notizia che potrebbe essere il Caravaggio perduto, ha ritirato la tela dalla vendita. L’Ecce Homo “L’Incoronazione di spine”, presto sarà visonato dagli esperti, ma il Ministero delle Cultura spagnola ha stabilito che, essendo un’opera da valutare a fondo, “Non è esportabile e non potrà essere venduta fuori dalla Spagna”
11/04/2021
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