L'Italia contro la Francia. Stavolta non si tratta di un conflitto storico né di una partita di calcio ma di arte.
Un artista ha citato in giudizio il Governo francese, reo di aver danneggiato la sua opera, che adesso non vuole risarcirlo del danno. Neppure l'appello accorato a Macron ha sortito effetto.
Il tutto sarebbe avvenuto durante la ristrutturazione di alcuni immobili francesi nei quali erano custodite le opere.
Tutto avvenne nel 2019, "quando vennero avviati i lavori di ristrutturazione in uno stabile sito in Via del Vantaggio dove lo scultore Bruno Liberatore tiene esposte le proprie opere d’arte sin dall’anno 2009", spiega in una nota il Codacons.
Proprio nel corso dell'intervento, "ben 5 opere del noto scultore hanno subito degli ingenti danni, e nonostante le reiterate richieste, lettere e diffide inviate dall’artista e volte ad ottenere un indennizzo per il danno subito, i Pii Stabilimenti non hanno mai fornito una risposta. Nemmeno le autorità francesi, e lo stesso presidente Macron cui Liberatore si è rivolto, hanno accolto le richieste dell’artista".
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