Gli scavi a Pompei proseguono nonostante il lockdown e sorprendentemente continuano a portare alla luce, sempre più reperti che forniscono ulteriori informazioni riguardo alla cittadina campana distrutta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. È di poche ore fa la notizia della scoperta che ha lasciato tutti esterrefatti: è stato rinvenuto un Thermopolium, un luogo simile al più moderno street food, dove quindi venivano smerciati cibo pronto al consumo e bevande calde. La scoperta ha portato alla luce un bancone appartenente alla bottega, sul quale sono presenti delle sorprendenti raffigurazioni che hanno mantenuto quasi intatti il colore e la struttura di un meraviglioso gallo, di un cane legato al guinzaglio e di due oche, del pavimento intarsiato con variopinti marmi, oltre che, incredibilmente, dei resti di cibo che era stato cucinato poco prima del tragico evento. L'archeozoologa Chiara Corbino, è riuscita anche ad indentificare il menù del giorno, un piatto a base di “mammiferi, uccelli, pesce e lumache nella stessa pietanza”, mentre l'archeobotanica Chiara Comegna ha scoperto che il vino offerto, era trattato con delle fave per “sbiancarlo, correggerne il gusto e conservarlo.” Naturalmente, sia il direttore del Parco Archeologico, Massimo Osanna che Dario Franceschini, il ministro della cultura, sono estremamente entusiasti di tutto ciò che sta riemergendo, prevedendo “sviluppi molto interessanti”. Osanna, prima di lasciare il posto al suo successore, vorrebbe tanto poter riaprire gli scavi al pubblico: “In un momento così, è bello pensare ad un regalo per i nostri visitatori”.
28/12/2020
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