Il cantautore bolognese, Vasco Rossi, che proprio nel capoluogo emiliano iniziò la sua lunga carriera nel 1977, in una cerimonia senza pubblico a Palazzo d'Accursio, ha ricevuto dal Comune di Bologna, il Nettuno d'Oro, la massima onorificenza, consegnata dal sindaco Virginio Merola.
Il rocker di Zocca ha dichiarato di essere: “onorato e felice di ricevere questo premio dalla città che mi ha accolto, ha nutrito la mia anima e il mio spirito, nella quale ho vissuto molte vite e che alla fine mi ha adottato. Sono arrivato a Bologna che avevo 16 anni e lì ho scoperto la mia vena artistica”. Il Blasco, grazie anche all’incoraggiamento di altri musicisti, tra cui Gaetano Currieri, incise il suo primo album e da allora non si è più fermato.
Anzi…purtroppo, a causa del Covid-19, anno particolarmente difficile pure per lui, abituato a viaggiare è stato anche lui costretto a interrompere le esibizioni. Una cosa positiva, comunque c’è stata, ha potuto apprezzare tutto ciò che prima, preso dagli impegni, quasi non notava più: “la mia casa, la città nella quale vivo”.
Adesso Vasco, spera che dal prossimo anno si potrà tornare a rivivere un po' di normalità, di tornare a fare concerti dal vivo, perché non sono minimamente paragonabili i concerti in presenza con quelli in streaming. “Mi sono sentito abbastanza strano, mi mancano tantissimo i concerti, perché per me, la mia vita è fare concerti e scrivere canzoni”.
18/12/2020
Inserisci un commento