L'opera in questione, o, meglio, la «Cantata pastorale in due atti», si intitola "La felicità inaspettata" e, secondo la definizione data dallo stesso musicista nel frontespizio autografo della partitura, fu composta su un libretto di Ferdinando Moretti e fu rappresentata per la prima volta il 24 febbraio 1788 a San Pietroburgo.
Cimarosa, infatti, era da pochissimi mesi arrivato nella capitale dell'impero russo, allora guidato da Caterina II, assunto dalla stessa imperatrice con la qualifica di “Compositore di corte e Maestro di musica della Real Camera” e "La felicita inaspettata" fu, con grande probabilità, il primo lavoro teatrale con cui Cimarosa debuttò nel suo nuovo, prestigiosissimo, impiego.
Ora, finalmente, grazie all'impegno dell'Accademia Lirica Toscana “Domenico Cimarosa” e dal curatore dell'edizione critica, Simone Perugini, il lavoro cimarosiano è disponibile nel mercato editoriale in una edizione storicamente informata, e che si basa sul raffronto di tutte le fonti rimaste della cantata.
Perugini ha detto che il lavoro di preparazione dell'edizione critica e della realizzazione della stessa ha impiegato «più di due anni di ricerche, non solo nelle biblioteche italiane, in particolare in quella del Conservatorio “San Pietro a Majella di Napoli che custodisce l'autografo della cantata, ma anche in altre biblioteche europee dove ho reperito alcune altre fonti – manoscritte e a stampa – relative non solo alla partitura della cantata, ma anche al libretto di Moretti».
La nuova edizione è composta non solo dalla pubblicazione della partitura, anteposta da un'ampia introduzione storico/metodologica, ma anche della riduzione per canto e pianoforte e delle parti orchestrali per tutti coloro che volessero eseguirla.
13/11/2021
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