Un appuntamento con la storia importante quello che muove verso una Giornata Internazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti.
L'antico teatro di Taormina è stato un palcoscenico importante per Mohammed Al Sheikh, 18 anni appena, meglio conosciuto come "Il pianista di Ramallah", che si è esibito con il concerto evento “Musica da Gerusalemme, segni di speranza”, presentato da Metis Di Meo.
"La storia di Mohammed è quella di un ragazzo palestinese il cui amore per l’arte e la musica l’hanno portato ad oltrepassare, letteralmente, ogni giorno la frontiera. Mohammad viene da Ramallah, (Cisgiordania, Palestina), e viene notato per il suo talento da un'insegnante ebreo-russa, Emma Spitkovsky, che decide di prenderlo come allievo al Magnificat Institute Jerusalem, la prestigiosa istituzione creata dai francescani della Custodia di Terra Santa per la formazione musicale di giovani provenienti da tutto il mondo. Quasi ogni giorno, per recarsi alle lezioni di piano a Gerusalemme, Mohammed supera i rigidi posti di blocco che separano Israele dai territori palestinesi e negli anni, con la musica, il giovane pianista di Ramallah ha superato nuove frontiere e con il suo talento è stato notato da tutto il mondo". Questa la storia del pianista raccontata dagli organizzatori.
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