Il cortometraggio Violino del 1965 è da sempre emblema del genio e dell'estro di uno dei più brillanti artisti della sua generazione.
E proprio da esso riprendererà la Casa del Cinema in una serata dedicata proprio a chi lo realizzò, Silvano Agosti.
Nato a Brescia nel 1938, rappresenta con questa opera un viaggio nel buio, tra movimenti precisi, suoni che si persono nello spazio e armonie uniche.
Caratteristiche espressive della sua arte che si traduce attraverso il suono in bellezza.
"Silvano Agosti è un vero talento rinascimentale: pochi come lui conoscono l’arte del montaggio come autentica attività maieutica che trasforma le immagini in storie ed emozioni. Pochi registi come lui hanno saputo sfidare le convenzioni e le logiche creando un linguaggio visivo di assoluta originalità che gli è stata riconosciuta in retrospettive ed omaggi in tutto il mondo. Pochissimi cineasti come lui – ha dichiarato il Direttore della Casa del Cinema, Giorgio Gosetti – hanno messo al servizio della comunità una conoscenza della storia del cinema e delle forme espressive, tradotta nella programmazione quotidiana della sua sala che, nel tempo, è diventata un museo ‘a cielo aperto’ della memoria e del talento creativo. Sono certo che lunedì saremo in tanti a fargli festa, non per celebrare il passato, ma per immaginare insieme il futuro".
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