Nuovo appuntamento, sabato 13 aprile alle 17, con la rassegna della biblioteca civica d’arte Poletti “Andar per mostre, città e musei”.
Nell’occasione sarà la curatrice Barbara Guidi a presentare la mostra ferrarese “Boldini e la Moda” alla Sala ex Oratorio a pianoterra di Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino, sempre a partecipazione libera e gratuita fino a esaurimento posti.
L’esposizione, visitabile fino al 2 giugno a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, indaga per la prima volta il lungo e fecondo rapporto tra Boldini e il sistema dell’alta moda parigina, e il riverbero che questo ebbe sulla sua opera di ritrattista oltre che su quella di pittori come Degas, Sargent, Whistler e Paul Helleu. Ordinata in sezioni tematiche, ciascuna “patrocinata” da letterati che hanno cantato la grandezza della moda come forma d’arte, da Baudelaire a Wilde, da Proust a D’Annunzio, la rassegna propone un percorso tra dipinti, abiti d’epoca e oggetti dalla valenza iconica che raccontano i rapporti tra arte, moda e letteratura nella Belle Époque immergendo il visitatore nelle atmosfere raffinate e luccicanti della metropoli francese in tutto il suo elegante edonismo.
Affermatosi, infatti, nella Parigi tra ‘800 e ‘900, centro di ogni tendenza di eleganza e modernità, Giovanni Boldini (Ferrara, 1842 – Parigi, 1931) ha dato vita a una formula ritrattistica chic e “alla moda” con la quale ha immortalato i protagonisti di un’epoca mitica, da Robert de Montesquiou a Cléo de Mérode, da Lina Cavalieri alla marchesa Casati.
Nella sua opera, la moda ha rivestito un ruolo essenziale: colta inizialmente per il suo essere quintessenza della vita moderna, la moda – intesa come abito, accessorio, ma anche espressione che trasfigura il corpo in luogo del desiderio – diviene ben presto un attributo essenziale e distintivo della sua ritrattistica.
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