L’Arca è un’opera che raccoglie le tante storie dei suoi passeggeri, che si sono guadagnati la preziosa “carta d’imbarco” rilasciata dagli autori, a seguito di un entusiasta invito a salire e a iniziare il viaggio fantastico. È anche un’esperienza – non solo artistica – iniziata nel 2015 e terminata nel 2017. Cristiano Quagliozzi ha ideato l’intero progetto, in veste di architetto e autore della struttura dell’Arca, applicando la sua nota abilità nel racconto disegnato e nella favola del proprio immaginario già magnificamente espressa nei libri Quando gli uomini non avevano le ali (2014) e Orizzontale/Verticale. Libere visioni e interpretazioni (2016); Milena Scardigno, disegnatrice e ritrattista, interessata da sempre a progetti riguardanti la fisionomia, ha lavorato soprattutto alla caratterizzazione dei personaggi con fotografie da lei stessa scattate e tradotte in disegno.
I personaggi rappresentati sull’arca, 191 per la precisione, sono, infatti, persone effettivamente esistenti, con cui gli autori hanno intrattenuto rapporti reali. Per fissarli in un attimo speciale è stato chiesto loro un gesto che li caratterizzasse. Poi, per arruolarli nell’impresa e trasformarli in passeggeri dell’Arca, è stata consegnata loro una “carta d’imbarco” nominale, timbrata e numerata al costo di dieci euro, con la quale si è finanziato un Progetto che include anche la pubblicazione del libro illustrato.
Scrive Giovanna Dalla Chiesa: “Con questa mostra, il viaggio dell’Arca ha scelto di approdare nel popolare Rione di Trastevere in prossimità del fiume che ne rappresenta da sempre lo spirito e gli umori, oltreché il sentimento indomito e ribelle. Questa tappa è dunque un invito degli autori a viverne l’atmosfera spirituale, e a proseguirne idealmente l’avventura. Lo sguardo visionario degli artefici, racchiudendo a distanza infinite scene e gesti particolari, offre, di fatto. ai visitatori l’occasione di ripercorrere il viaggio unico e l’emozionante esperienza”.
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