Il Museo Egizio di Torino, sotto la guida illuminata di Christian Greco, ha sempre adottato un approccio all'avanguardia verso la digitalizzazione del patrimonio e l'open access. Questo impegno si è manifestato in varie iniziative, tra cui una recente maratona di scrittura, chiamata "edithaton", che ha coinvolto wikipediani e esperti del settore.
Enrico Ferraris, uno dei curatori del Museo Egizio, ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa nel contesto della valorizzazione e della divulgazione del patrimonio archeologico. L'obiettivo principale dell'edithaton è stato quello di arricchire le voci dedicate ai reperti del Museo su Wikimedia, ampliando così l'accessibilità e la conoscenza globale di questi tesori dell'antico Egitto.
Attualmente, oltre 5.200 immagini dei reperti dell'Egizio sono disponibili su Wikimedia Commons, la più grande banca dati al mondo di immagini liberamente utilizzabili. Questo patrimonio visivo, insieme ai dati pubblicati su Wikidata, offre un prezioso strumento per la ricerca e la divulgazione online. Le visualizzazioni mensili delle immagini dell'Egizio su Wikimedia Commons superano il milione, dimostrando l'interesse globale per questo straordinario museo.
Ferraris ha evidenziato come il Museo Egizio abbracci l'innovazione non solo dietro le quinte, ma anche negli allestimenti delle mostre. Molte esposizioni sono multimediali e tecnologiche, mirando a raccontare in modo coinvolgente la storia millenaria dei reperti e ad attrarre un pubblico più giovane e diversificato.
Inoltre, il Museo ha sviluppato un'agenda culturale dedicata all'open access e all'open science in occasione del suo bicentenario. Questo include una serie di incontri e conferenze che esplorano il ruolo della rivoluzione digitale nei musei e promuovono la condivisione e l'accessibilità dei contenuti culturali.
Ad esempio, il Politecnico ospiterà una conferenza tenuta da Christian Greco sulla rivoluzione digitale nei musei, mentre un incontro al Museo Egizio discuterà il tema "200 anni e non sentirli, il Museo Egizio e la rivoluzione della cultura open", con relatori quali Costanza Milani, direttrice dell'Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Cnr, e Iolanda Pensa, presidente di Wikimedia.
Questi eventi evidenziano il ruolo pionieristico del Museo Egizio nel promuovere la convergenza tra antichi studi, archeologia e tecnologie moderne. Dimostrano anche l'impegno dell'istituzione nel rendere il proprio patrimonio accessibile a un pubblico sempre più vasto, aprendo nuove prospettive di ricerca e collaborazione nel mondo della cultura e della scienza.
15/04/2024
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