La lastra funeraria di Saint-Bélec scoperta nel 1900, risalente a 4000 anni fa e rinvenuta in una sepoltura francese, è considerata la mappa più antica ritrovata in Europa. La carta geografica scoperta in Bretagna, secondo i ricercatori dell‘Istituto di archeologica preventiva francese, potrebbe rappresentare l’area geografica di circa 30 km della valle di fiume Odet, in Francia.
Il ritrovamento della lapide avvenne ad opera dell’archeologo Paul du Chatellier che, molto probabilmente, non si rese conto del suo inestimabile valore e decise di conservarla nella sua villa di Chateau de Kernuz, assieme ad altri reperti che divennero parte di una collezione privata.
Successivamente, il Museo di antichità nazionali a Saint-German en Laye acquisì la collezione, ma solo nel 2017 gli esperti compresero che le incisioni sulla lastra raffiguravano un principato dell’Età del Bronzo. L’antico reperto di colore grigio-blu è largo 1,53 metri, lungo 2,20 metri con una profondità di 16 cm, è caratterizzato da un trapezio, un asse orizzontale e uno verticale, nei quadranti un disegno di linee, rette o curve, quadrati, cerchi, ovali che si intrecciano fino a formare una rete complessa di segni.
Gli esperti, ritengono che si tratti di una mappa mentale, in quanto “alcuni degli elementi rappresentati potrebbero essere sovradimensionati, mentre il loro posizionamento non è necessariamente proporzionale alle distanze che li separano”.
10/04/2021
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