Ad Abusir nel governato di Giza, in Egitto, sono stati dissotterrati i resti del di uno dei quattro Templi del Sole perduti dei re della quinta dinastia, risalente alla metà del 25°secolo a.C.
Il ritrovamento è stato possibile attraverso una "missione congiunta dell'Università degli Studi di Napoli L'Orientale e dell'Accademia Polacca delle Scienze di Varsavia".
Dell’antico tempio sono stati rinvenuti anche diversi frammenti di sigilli di argilla recanti nomi reali, tra cui quello dell'enigmatico re della Quinta dinastia Shepseskare, di cui non si hanno molte informazioni
La responsabile della missione al Cairo per l'Università di Napoli L'Orientale ha affermato che la scoperta "potrebbe cambiare la nostra conoscenza della storia di questo re nonché della quinta dinastia in generale"
Il Tempio del Sole si discosta dai canoni classici dell’architettura sacra egiziana in quanto al contrario degli altri edifici che attraverso camminamenti conducevano all’oscurità, questo da un accesso in penombra, e percorsi oscuri, conduce ad un cortile sacro inondato dalla luce solare
Nel Tempio del Sole non si eseguivano sepolture, ma riti in onore del dio del sole e il suo principale elemento è l'obelisco, posto al centro del cortile centrale, davanti al quale si trovava un altare per le offerte
Questo eccezionale ritrovamento è stato possibile grazie al finanziamento alla missione del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale italiano (Maeci) e dal Ministero della cultura polacco (Ncn),
09/11/2022
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