L’80esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, per la prima volta nella storia, è caratterizzato da una ridotta partecipazione di tantissime star e produzioni internazionali, a causa dello sciopero che vede coinvolto Hollywood. Solo pochi film stranieri hanno ricevuto l’ok per entrare in concorso, tra cui il biopic dedicato a Enzo Ferrari, essendo una produzione indipendente.
La pellicola, dedicata all’ex pilota e fondatore della celeberrima casa automobilistica, è stata diretta dal regista Michael Mann, nel ruolo del protagonista è stato scelto Adam Driver, mentre, Patrick Dempsey ha interpretato Pietro Taruffi, che fece parte della scuderia. La realizzazione di ‘Ferrari’ è finita al centro di polemiche sollevate dall’attore Pierfrancesco Favino, il quale partecipa alla kermesse cinematografica con due film: ‘Adagio’ di Stefano Sollima e ‘Comandante’ di Edoardo De Angelis.
L’artista italiano ha criticato aspramente le produzioni americane di portare sul grande schermo storie e personaggi italiani, affidandone la narrazione e l’interpretazione a registi e attori stranieri che, logicamente, hanno una cultura, una lingua e delle movenze lontane anni luce dalla realtà che intendono raccontare. Senza mezzi termini, Favino muove l’accusa di “appropriazione culturale”.
L’attore ha dichiarato: “Se un cubano non può fare un messicano perché un americano può fare un italiano? Un tempo c’era la capacità di proteggere il proprio cinema. Servirebbe reagire, per guadagnarsi il rispetto”.
04/09/2023
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