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ARTE RIGENERANTE NEI CENTRI MCARTHURGLEN CON LA SPETTACOLARE FAUNA DI CRACKING ART

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È un incontro inaspettato quello tra specie faunistiche di diverse provenienze – dai pinguini, agli elefanti, alle rondini, ai delfini – che hanno trovato la propria residenza estiva presso i Centri McArthurGlen di Barberino, nel cuore del Mugello e di Castel Romano, il Designer Outlet della Capitale. Oltre duecento le maxi sculture del movimento Cracking Art, dalle dimensioni più svariate e dai colori vivacissimi, accompagnano i visitatori attraverso piazze, viali, tetti e passaggi segreti, per due grandi itinerari sorprendenti che diventeranno il tramite per parlare di arte e di sostenibilità, temi molto cari al Gruppo McArthurGlen.

 

La scoperta progressiva delle diverse sculture è un modo originale ed affascinante per raccontare ad adulti e bambini i temi del mondo contemporaneo: sostenibilità, circolarità, cultura etica e innovazione tecnologica.

 

Le opere sono realizzate per sollecitare una riflessione collettiva sui temi dell’effetto antropico sull’ambiente naturale tramite azioni performative coinvolgenti, in cui installazioni fuori scala – come i celebri animali colorati – invadono i luoghi più vari, dagli spazi propriamente deputati all’arte a quelli della vita quotidiana.

 

Rigenerare la plastica significa sottrarla alla distruzione tossica e devastante per l’ambiente donandole nuova vita, farne delle opere d’arte significa comunicare attraverso un linguaggio estetico innovativo, esprimendo una particolare sensibilità nei confronti della natura.

 

L’invasione della fauna colorata di Cracking Art è di grandissimo impatto visivo: se a Barberino gli animali sembrano arrivare dalle colline circostanti e uscire all’improvviso dal fiume Sieve, a Castel Romano si dovrà guardare spesso in su per scoprire delfini volanti o pioggia di rane.

Sono moltissime le storie che questi animali sanno raccontare. Se il coccodrillo gigante stabilisce una connessione tra estinzioni dovute a fenomeni naturali a quelle che oggi rischiamo a causa delle azioni umane, la pioggia di rane sarà la metafora di eventi climatici inattesi. Se il branco di lupi racconta l’importanza dell’azione di gruppo destinata al bene collettivo, le rondini - simbolo per eccellenza della rinascita della natura dopo l’apparente stasi dell’inverno - scendono a terra per condividere l’auspicio a una rinascita culturale nell’ottica della sostenibilità. I coloratissimi delfini ci rammentano che per mantenere vivo il loro incredibile spettacolo dobbiamo avere massimo rispetto della salute dei nostri mari.

La mostra è anche occasione di formazione e di conoscenza per i visitatori dei centri McArthurGlen. Diverse le attività pensate per i più piccoli, come una caccia al tesoro in entrambi i centri o durante i week end, solo a Castel Romano, verranno organizzati dei workshop a tema ambientale, tutto sempre in collaborazione con Cracking Art.

Arte e sostenibilità sono da tempo temi cari al Gruppo e che ha esploso anche in passato in occasione della realizzazione dell’ecomurales #amoretcura dell’artista Cileno Carlos Atoche nel quartiere romano della Garbatella, interamente sostenuto da Castel Romano Designer Outlet in partnership con Yurban2030 e Komen Italia. Parlando in modo verticale sulla sostenibilità citiamo la recente partnership con Too Good To Go per limitare gli sprechi alimentari o il programma Recycle Your Fashion con cui si dà una seconda vita ad abiti e accessori dei clienti ormai smessi.

 

Il movimento Cracking Art nasce nel 1993 con l’obiettivo di cambiare radicalmente la storia dell’arte attraverso un forte impegno sociale e ambientale che unito all’utilizzo rivoluzionario dei materiali plastici mette in evidenza il rapporto sempre più stretto tra vita naturale e realtà artificiale. Il termine Cracking Art deriva dal verbo inglese “to crack”, che descrive l’atto di incrinarsi, spezzarsi, rompersi, cedere, crollare. Con il nome di cracking catalitico è anche chiamata la reazione chimica che trasforma il petrolio grezzo in plastica: per gli artisti è questo il momento in cui il naturale permuta in artificiale, l’organico in sintetico, ed è tale processo che essi intendono rappresentare attraverso la loro arte.

 

Oltre alle tre partecipazioni ufficiali alla Biennale di Venezia (2001, 2011 e 2013), tra le mostre e installazioni più recenti si segnalano: Incanto (2021), a Trieste; En Plein Air (2020), a San Benedetto del Tronto; Wild Rising (2019), presso il Desert Botanical Garden di Phoenix, Arizona (USA); Regeneration@Newhollandisland (2019), presso New Holland Island, San Pietroburgo (Russia); Spectaculars Creatures (2018), presso IMA Indianapolis Museum of Art – Indianapolis (USA); BarocCracking (2018), presso Palazzo Leoni Montanari – Gallerie d’Italia, Vicenza (Italia); Cracking Art@Hangang Art Park (2018) presso Hangang Park, Seoul (Korea).

 

 

di Mariella Belloni

21/07/2022

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